“Conto il giorno 17 di avere un quadro più preciso perché la stretta alla quale vogliamo arrivare è che questa azienda così importante nel nostro paese non chiuda” in Italia “neppure uno dei centri di produzione”, compreso dunque quello “più a rischio”, ossia Porcia. Così il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, parlando nell’Aula della Camera sulla vicenda Electrolux. Il governo, ha confermato Zanonato, è disposto ad aiutare questo processo anche attraverso la “cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali che consentano ai lavoratori di conservare il loro reddito” di fronte ad una riduzione dell’orario di lavoro. Lunedì prossimo, 17 febbraio, è fissato al ministero il nuovo incontro tra l’azienda e i sindacati. Vogliamo vedere piano su sviluppo mercati, questa possibilità c’è. “Siccome la situazione di Electrolux si risolve se alla fine della catena il prodotto Electrolux si vende, non c’è un’alternativa diversa, abbiamo posto con forza il problema di avere prodotti più competitivi e rivolti a una fascia di consumatori diversa” da quella attuale. Lo ha ribadito il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, nell’Aula della Camera. “Vogliamo vedere, ha proseguito Zanonato, un piano di sviluppo dei mercati e secondo noi esiste questa possibilità in un mercato extraeuropeo”. Occorre “vedere se riconvertendo parte del prodotto sulla fascia più alta si può avere maggiore successo sui mercati internazionali”.