Il Consiglio dei ministri, dopo una riunione di oltre cinque ore, ha approvato sabato il decreto legge definito “del fare” con nuove regole per la riscossione, il bonus macchinari, misure per smaltire l’arretrato della giustizia civile con il ritorno della conciliazione obbligatoria. Varato anche un ddl per la difesa del suolo, rinviato alla prossima settimana, invece, il ddl sulle semplificazioni.
Un pacchetto di norme corposo, dunque, che spazia dalle agevolazioni per il credito delle pmi ad Equitalia, dalle assunzioni nell’università alla liberalizzazione del wi-fi, dal taglio del numero di processi allo sblocco delle opere infrastrutturali. Sono oltre 80 le norme per rilanciare l’economia del Paese: ecco le principali misure varate dal Consiglio dei ministri.
Equitalia – Non sarà più pignorabile la prima casa, a meno che non sia un immobile di pregio, e aumenta da 2 a 8 il numero massimo di rate inevase per mantenere comunque la rateizzazione del debito fiscale (Alfano presenta la norma – VIDEO).
5mld per gli investimenti delle imprese – Più facile l’accesso a risorse per le aziende che vogliono investire in macchinari. Previsto il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti.
Rafforzato il fondo garanzia – Renderà più facile l’accesso al credito per le piccole e medie imprese.
Wi-fi – Liberalizzato completamente Internet, nel senso che nell’uso del wi-fi pubblico non sarà più richiesta l’identificazione personale degli utilizzatori.
Giustizia civile – Decisa una terapia d’urto, ovvero lo smaltimento di 1,2 milioni di pratiche arretrate.
100 milioni per l’edilizia delle scuole – Verranno utilizzati per la manutenzione degli edifici. Nell’operazione coinvolto l’Inail.
Assunzioni nelle università – Viene allentata la stretta al turn-over, che passa dal 20% al 50%, e questo consentirà l’assunzione di 1.500 professori ordinari e di 1.500 ricercatori.
Borse di studio – Arrivano risorse per gli studenti meritevoli che si spostano per andare a studiare in un’altra regione.
Indennizzo per ritardi P.A. – La norma viene introdotta in via sperimentale. Le amministrazioni saranno responsabili se vengono superati i termini.
Stop alla tassa su barche piccole – Resta per le grandi imbarcazioni, viene dimezzata per quelle medie. La norma vuole essere un aiuto per il settore della nautica in difficoltà.
Cittadinanza – Si lavorerà per evitare ritardi causati da errori burocratici
3mld per le opere – Lavori per un totale di circa 3 miliardi di euro in piccole, medie e grandi opere, con una ricaduta a livello occupazione di almeno 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10mila indiretti). Di questi fondi, 2 miliardi riguarderanno le opere strategiche, cantierate o cantierabili entro la fine dell’anno e alcune infrastrutture legate all’Expo.
Appalti – La responsabilità fiscale solidale rimarrà solo per l’Iva.
Oneri imprese – 450mln – Vengono diminuiti gli oneri per le imprese, tra i quali alcuni legati alla sicurezza sul lavoro, e questo comporterà risparmi per 450 milioni di euro.