Nella giornata di sabato 22 febbraio, si terrà la riunione del Comitato Centrale della Fiom. Gianni Venturi ed altri 28 membri del Comitato Centrale della Fiom-Cgil scrivono al Presidente del Comitato Centrale stesso che non parteciperanno alla riunione. Le motivazioni sono contenute in una lettera, consegnata dopo la conclusione della conferenza stampa tenuta oggi presso la sede nazionale della Fiom e sinora sottoscritta anche da altri 9 dirigenti locali, che pubblichiamo integralmente:
“Cara Presidente,
è irrituale la nostra decisione di inviare una lettera aperta al Comitato Centrale FIOM, ma la scelta di convocare una riunione dello stesso organismo, in questa fase, appare anch’essa poco rituale e, nel nostro giudizio, davvero poco utile soprattutto se preceduta da una conferenza stampa che inevitabilmente condizionerà il dibattito.”
“Per quanto ci riguarda, sono già chiaramente delineati, fin dalla riunione del Comitato Centrale del 16 gennaio, i termini del confronto in atto, i diversi pareri di merito, i diversi percorsi di coinvolgimento degli iscritti.
D’altra parte, se avessero un qualche fondamento i dubbi di costituzionalità, i profili di illegittimità che anche in questi giorni hanno segnato il giudizio e l’iniziativa della maggioranza della FIOM, non si dovrebbe nemmeno porre il tema delle modalità di consultazione degli iscritti.”
“Non si dovrebbe rendere disponibile alla consultazione un testo di cui si presume l’incostituzionalità e l’illegittimità e quindi, sempre nel nostro giudizio, avrebbe poco senso far esprimere il Comitato Centrale sulle modalità della consultazione stessa.”
“Per quanto ci riguarda, come risulta dagli atti del Comitato Centrale del 16 gennaio, continuiamo a chiedere alla CGIL di ricercare, assieme a CISL e UIL, le modalità e le forme di consultazione più larga possibile sul “Testo Unico della rappresentanza” avendo, nel merito dello stesso, un giudizio anche critico su alcuni aspetti, ma assolutamente privo di rilievi di legittimità e di incostituzionalità.”
“Aspetti critici che non possono oscurare i tratti fondamentali del Testo Unico: la misurazione della rappresentanza, la conquista del voto dei lavoratori per la realizzazione dei contratti e la certezza che al giudizio dei lavoratori stessi non potrà mai andare un’intesa firmata dalla minoranza dei sindacati, l’elezione delle RSU con il sistema proporzionale che supera la riserva di un terzo dei seggi, altrettanti capisaldi dell’iniziativa della FIOM e della CGIL in questi anni.”
“Per queste ragioni, ti comunichiamo la nostra decisione di non partecipare alla riunione del Comitato Centrale del 22 febbraio e ti chiediamo di leggere il contenuto di questa lettera in apertura dei lavori e di pubblicarla sul sito nazionale della nostra categoria insieme ai documenti conclusivi.”