Venerdì sciopero nazionale dei bancari che protestano contro lo “smantellamento” del contratto collettivo. Il segretario generale della Fabi, Lando Sileoni, il sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, spiega: “se le banche non cambiano atteggiamento, andremo avanti a oltranza chiedendo l`intervento del Governo e del Presidente Renzi”.
Il 30 gennaio, poi, si svolgeranno quattro manifestazioni di piazza a Roma, Ravenna, Palermo e Milano, dove il leader della Fabi terrà un comizio in piazza della Scala insieme al segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
Secondo Sileoni “l`Abi, iniziando dal presidente Patuelli, deve, a mio avviso, prendersi l`impegno contrattuale del mantenimento degli attuali livelli occupazionali”. “Se l`Abi non cambia atteggiamento e, soprattutto, se qualche gruppo bancario non la smette di puntare alla sostituzione dell`architettura contrattuale nazionale con contratti aziendali e di gruppo, la lotta sindacale e dei lavoratori – ha annunciato – sarà ancora più dura fino a che non sarà garantito un nuovo contratto. Ci aspettiamo il riconoscimento dell`inflazione, una blindatura contrattuale delle previsioni normative sulle esternalizzazioni, e una contrattazione di secondo livello nelle aziende e nei gruppi disegnata sull`organizzazione del lavoro, che tenga conto delle nostre articolate proposte sul nuovo modello di banca al servizio del Paese. L`Abi vuole smantellare il contratto nazionale per una liberalizzazione selvaggia del settore e per colpire i diritti dei lavoratori bancari”.
“Se dopo lo sciopero di venerdì l’Abi non ritira le pregiudiziali, avviando un negoziato sulla base di pari dignità per il rinnovo del contratto nazionale, proseguiremo la mobilitazione, che sarà ancora più densa e più dura di quanto sin qui avvenuto, con ulteriori scioperi e iniziative”, afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale. Una mobilitazione, ricorda il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil, “a sostegno del diritto del rinnovo al contratto nazionale di lavoro e contro la decisione unilaterale di Abi di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal primo aprile di quest’anno”. Questioni, aggiunge, “che abbiamo affrontato in assemblee di preparazione che hanno visto una partecipazione straordinaria, che si tradurrà in un’adesione altissima allo sciopero e di partecipazione alle manifestazioni”, conclude Megale.