“#sonobancario al servizio del paese”: questo lo slogan dello sciopero generale indetto dalle organizzazioni sindacali di categoria (Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Dircredito, Ugl Credito, Sinfub e Unisin) per il prossimo 30 gennaio. Un’intera giornata “a sostegno del diritto del rinnovo al contratto nazionale di lavoro” e “contro la decisione unilaterale di Abi di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal primo aprile di quest’anno”, e che prevede quattro grandi manifestazioni: a Milano, Ravenna, Roma e Palermo.
Per le sigle sindacali promotrici della giornata di astensione “il contratto nazionale deve rimanere primo elemento di diritto, non derogabile, a difesa dell’occupazione e dell’Area Contrattuale”; inoltre “il bancario non è un numero senza volto, ha una storia, una carriera, una professionalità e il diritto di difendere il potere d’acquisto dei salari e la dignità del lavoro”; infine, sciopero perché “vogliamo rimanere bancari al servizio del Paese, contro l’egoismo dei banchieri al fianco dei clienti e dei risparmiatori”. “Scioperiamo compatti per respingere l’arroganza e l’egoismo dei banchieri che ci vogliono riportare indietro nel tempo”, concludono i sindacati.
F.P.