Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che riforma l’ordinamento dei porti italiani. Lo annuncia in una nota il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, al termine del Consiglio dei ministri.
“Si tratta di una riforma a cui abbiamo lavorato in collaborazione e con il supporto del Parlamento, che punta a modernizzare l’attività, il ruolo e l’efficienza dei porti”, sottolinea Matteoli, precisando che sono cinque i pilastri del ddl: La ridefinizione del ruolo delle Autorità portuali e del processo della loro governance e la previsione di funzioni tipicamente manageriali dei loro presidenti. Grande attenzione viene riservata al rapporto tra porto e territorio, tra porto e reti di accesso e quindi alle problematiche legate all’ultimo miglio. Attenzione anche rispetto ai provvedimenti di semplificazione e razionalizzazione dei procedimenti di approvazione dei piani regolatori generali dei porti, per il rilascio delle concessioni ai privati e di sdemanializzazione e per facilitare il dragaggio dei fondali. Il disegno di legge prevede, inoltre, norme per stabilizzare il lavoro portuale e un riferimento certo, attraverso un Fondo per le infrastrutture già in vigore, per il rilancio degli investimenti nel comparto.
“Auspico – conclude Matteoli – che la Conferenza Stato-Regioni lo esamini rapidamente e che il Parlamento lo discuta altrettanto celermente”. (LF)