Nell’arco di 5 anni sono stati attivati 504 mila progetti di formazione equivalenti a una spesa di quasi 7 miliardi e mezzo di euro. Ma, secondo lo studio degli economisti Roberto Perotti e Filippo Teoldi, gli effetti di questi progetti non sarebbero calcolabili.
“Ogni anno si producono centinaia di documenti di valutazione, che alimentano un sottobosco infinito di centri di ricerca – si legge nel testo dello studio – Ma nessuno di questi documenti ha alcuna utilità nello stabilire se e quali progetti intraprendere”
Oltre a non sapere se i progetti finanziati con fondi europei favoriscano l’inclusione sociale o creino occupazione, inoltre, i due economisti fanno notare che ogni euro di fondi ricevuti ne costa due in tasse: uno da versare all’Europa come membri dell’Unione e un altro come cofinanziamento, obbligatorio per utilizzare quei fondi.