Una strana estate. La mutevolezza e l’imprevedibilità meteorologica sembrano rispecchiare le incertezze e le paure individuali. Le modificazioni climatiche fanno da cornice inquietante alle trasformazioni esistenziali, sociali, economiche. Le cause sono note: il progresso tecnologico, l’inquinamento, i nuovi processi produttivi, l’impoverimento di molti e l’arricchimento di pochi, lo sfruttamento delle risorse naturali, le tante guerre che macchiano di sangue e di morte popoli e nazioni, le ondate immigratorie. Cambia la terra, cambia l’umanità. Un processo che subisce un’accelerazione continua, quasi in progressione geometrica. La politica, epifenomeno di questi sconvolgimenti, va avanti con strappi continui, alla ricerca di accettabili equilibri di pace e di concordia, che non sono, per ora, all’orizzonte.
Accade in tutto il mondo, accade in Italia. Qui da noi è lo stesso governo a ripetere il mantra del cambiamento. In meglio o in peggio non è dato saperlo, l’importante non è tanto il mutamento quanto il continuo annuncio che se ne fa. Fino a profetizzare “l’inevitabile superamento della democrazia rappresentativa”. Lampi augurali di un futuro prossimo che si fondono con frasi dall’antico sapore mascellare del tipo “tanti nemici, tanto onore”. La Rai, come di consueto, viene lottizzata ma urlando contro la lottizzazione.
È la prima estate dell’alleanza tra i grillini e la Lega. Possiamo andare in vacanza tranquilli, ha assicurato il ministro dell’Interno, stavolta non saremo molestati dai vu’cumprà. Tutti a fare il bagno, in quel mare che è speranza e tomba per chi fugge dalla miseria e dalle bombe, illuso dai bagliori del lugubre luna park che sta diventando il vecchio continente. Da noi va di moda la caccia al nero, ma non esageriamo con le accuse e le denunce, gli italiani non sono razzisti, è la sinistra che cavalca singoli episodi per coprire i propri fallimenti. I veri reati sono quelli che commettono gli immigrati e i rom! Nessun intollerante, nessun cretino, nessun prepotente ammetterà mai di essere tale. Brutti, sporchi e cattivi sono sempre gli altri. La percezione diviene realtà, e la verità è percepita come menzogna, magari inventata dai giornali.
La strana estate del 2018. Il risentimento è diventato potere, il rancore ha occupato il Palazzo. La rivoluzione degli istinti e dei sentimenti. Nell’aria aleggia un senso d’impunità, di gaglioffa rivincita, come se ogni scempiaggine o scelleratezza fosse concessa, basta essere, o considerarsi, nativi. È la legge della tribù. Ha scritto Karl Kraus: “Tutto è possibile in un manicomio dove l’infermo può aggredire l’infermiere e diventare subito presidente del Consiglio dei ministri!”.
La terza notte di Valpurga. Un grido d’allarme e d’orrore lanciato agli albori del nazismo. Per non dimenticare. La libertà e la ragione non scompaiono all’improvviso, si perdono a poco a poco, giorno per giorno. Quando ce ne accorgiamo, è troppo tardi. E allora bisognerà aspettare “tanto a lungo fino a che sorgano i buoni spiriti del mondo degli uomini che facciano vendetta”. Parola di Faust.
Il guardiano del faro augura buone vacanze e sane letture.