Il Piemonte torna a crescere: nel secondo trimestre 2015 la produzione industriale ha registrato un incremento del 2,2 per cento rispetto all’analogo periodo del 2014. E’ quanto emerge dall’indagine congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere Piemonte, in collaborazione con la Confindustria regionale, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
“Nessuna provincia del Piemonte registra percentuali di crescita da prefisso telefonico. Non c’è settore che non indichi numeri positivi. Non addebito la crescita a determinate scelte del governo in tema di riforme, ma a chi si è rimboccato le maniche e ha puntato sull’innovazione” ha commentato il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, illustrando i dati.
“Migliorano anche l’occupazione, l’export, soprattutto verso gli Stati Uniti e la richiesta di mutui. I piemontesi hanno ricominciato ad acquistare case” ha aggiunto Dardanello. Un dato confermato da Cristina Balbo, direttore regionale di Intesa Sanpaolo, e da Attilio Ghiglione, direttore nord Ovest di Unicredit. Intesa Sanpaolo ha erogato 1,4 miliardi di mutui di cui circa 700 alle famiglie. Mentre Unicredit ha registrato un +50% nelle erogazioni con 1,2 miliardi di euro.
Ma tornando all’indagine Unioncamere, la chimica, la gomma e la plastica rappresentano il settore migliore del 2015, con una crescita della produzione industriale del 5,1%. In flessione invece il settore dei mezzi di trasporto che segna un -2%. “Un dato che cambierà – ha precisato Dardanello – con le nuove produzioni annunciate da Fca”.
Le industrie meccaniche crescono del 4,4% e quelle elettriche ed elettroniche del 4,2%. Boccata di ossigeno anche per il comparto dei metalli (+3,7%) e per il tessile e l’abbigliamento (+2,9%). Cresce meno l’industria del legno e del mobile (+2%), così come l’alimentare (1,6%). Cuneo ha realizzato la crescita più intensa con un 4,4%. Crescita di minore intensità a Torino (+1,5%).
“A trainare la crescita è la volontà di innovare delle imprese piemontesi. E’ ancora presto per misurare gli effetti del governo Renzi” ha commentato Paolo Balistreri, segretario generale di Confindustria Piemonte, annunciando che dopo al visita del premier egiziano a Torino, Ibrahim Mahlab, sono stati firmati contratti con imprese piemontesi nel settore delle infrastrutture. Poi l’auspicio di Confindustria Piemonte per il settore automotive: “L’avvio di investimenti importanti a Mirafiori allargherà l’attività dell’indotto, speriamo non ci si fermi solo al suv Levante” ha detto Balistreri.
Infine l’appello alla Regione: “Dopo un anno di mandato la Giunta metta in agenda non solo l’emergenza, ma ci aiuti anche sui temi dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. Le risorse non sono molte ma dai fondi europei si attendono 3 miliardi” ha auspicato Balistreri. E la partita dei fondi europei, secondo Dardanello, deve essere in cima alle priorità. L’indagine Unioncamere si basa su 1.200 imprese consultate (con 96 mila addetti e 50 miliardi di fatturato in tutto).