Le pmi industriali registrano il secondo trimestre positivo consecutivo dall’inizio della crisi e guardano agli ultimi tre mesi del 2010 con maggiore fiducia. Una produzione industriale tendenziale che si consolida (+2%), un fatturato che resta in campo positivo (+1,4%), un portafoglio ordini che riprende fiato (+2%) e un export che continua a tirare (+4,1%), confermandosi la leva che sta pilotando l’azienda Italia fuori dalle secche della crisi. Ma sulla strada che porta alla ripresa c’é chi resta indietro e chi, invece di avanzare, continua a perdere terreno. Sono i principali risultati contenuti nell’indagine congiunturale sulle pmi relativi al terzo trimestre dell’anno, realizzata dal Centro studi Unioncamere sulle imprese fino a 500 dipendenti appartenenti ai diversi settori manifatturieri.
La ripresa, riferisce Unioncamere, si sta consolidando, ma la sua entità e la sua distribuzione tra settori e territori appare ancora discontinua, frammentata e a tratti fortemente squilibrata, in particolare a sfavore del Sud e dell’artigianato. Occorrono politiche di sistema per sostenere questa ripresa debole. E’ necessario, secondo Unioncamere, attuare la riforma fiscale alleggerendo il peso su imprese e lavoro, rilanciare i consumi interni, restituire centralità e fiducia all’imprenditore nelle condizioni di accesso al credito. (FRN)