Questa notte, dopo una lunga maratona è stato concluso un accordo che pone fine alla vertenze Unicredit sugli esuberi. Massimo Masi, segretario generale della Uilca, quali sono i punti più importanti dell’accordo?
Siamo riusciti a ottenere che la maggior parte degli esuberi sia volontario o che provenga dai dipendenti vicini al pensionamento. Inoltre è molto importante che l’intesa preveda l’assunzione o la stabilizzazione di moltissimi giovani.
Avete ottenuto anche il premio aziendale nonostante i risultati della banca non siano come in passato.
Sì, è stata una decisione importante che dimostra come Unicredit abbia fatto una scelta di responsabilità che apprezziamo molto.
L’accordo è stato unitario al contrario di quello che è avvenuto qualche mese fa a Intesa Sanpaolo, dove la Fisac Cgil si oppose alle deroghe al contratto nazionale per i giovani assunti. Sono previste deroghe in questo caso per i nuovi assunti?
Le deroghe ci sono, ma sono più limitate. Per i nuovi assunti all’inizio non sarà previsto il pagamento del premio aziendale. La regola è stata però attenuata dal fatto che verrà creata una commissione per verificare la possibilità di pagare anche a loro il premio. In questo caso poi l’accordo è stato possibile anche grazie al cambio al vertice della Fisac, in quanto il nuovo segretario Agostino Megale ha compreso fino in fondo la posta in gioco.
Nell’accordo si parla della possibilità per i figli dei dipendenti di poter essere assunti con un percorso privilegiato. Un’antica consuetudine molto discussa che avete riproposto.
Sì, ma in questo caso vi sono notevoli differenze, nel senso che l’assunzione non sarà automatica, ma verrà richiesta una laurea e una buona conoscenza dell’inglese.
Come sono i rapporti con Unicredit dopo le recenti evoluzioni e l’uscita di Profumo?
La scelta della banca è stata tutto sommato di continuità e le relazioni sono rimaste positive come in passato.
Adesso il prossimo tavolo si farà sulla banca unica. Cosa ne pensate?
È un progetto positivo che doveva partire prima. A mio parere quello è stato il vero errore di Profumo. Ora che il progetto è decollato dovremo sederci intorno a un tavolo e decidere insieme come riorganizzare sedi e dipendenti.
LUCA FORTIS
18 Ottobre 2010