Anpal presieduta da Domenico Parisi, sotto indagine dalla Corte dei Conti per le spese private sostenute e per essersi approvato il bilancio contro il parere del gruppo dirigente dell’agenzia del lavoro, è messa alla prova sia dalla legge di bilancio che dal recente decreto del 13 marzo dei 32 miliardi complessivi di cui ben 8 vanno alle politiche del lavoro. Queste risorse si affiancano a precedenti fondi come il Fondo nuove competenze di 500 milioni per il 2021.
I contratti dei 2.680 navigator assunti da Anpal, in scadenza il 30 aprile, saranno prolungati fino alla fine dell’anno. Al reddito di cittadinanza andrà 1 miliardo in più. L’assegno viene sospeso a chi trova lavoro per sei mesi, senza bisogno di riavviare le pratiche al termine del periodo. Il Fondo occupazione sale di 400 milioni, in prevalenza per la gestione delle crisi aziendali. E altri 75 milioni vanno ai centri per l’impiego «per sostenere gli oneri di funzionamento».
La verità è che il gracile sistema italiano dei servizi per l’impiego e di politica attive ha soprattutto necessità di un robusto cambio di organizzazione e gestione poiché l’istituzione del Fondo di ben 500 milioni per l’attuazione di misure relative alle politiche attive rientranti tra quelle ammissibili dalla Commissione Europea nell’ambito del programma React eu – Piano di 47,5 miliardi per la coesione nell’ambito del Recoveri Plan – (che il nostro paese spera di attingere dal programma unitario sempre se la legge di bilancio 2021 ai commi dal 324al 328 disponendo che l’approvazione è condizionata dalla Ue ce lo consentirà, tenendo conto poi delle numerose norme di proroga della cigs e incentivi alle assunzioni per il sostegno al reddito in caso di sospensione dal lavoro. E’ bene fare chiarezza su di in Programma denominato GOL( Piano nazionale garanzia di occupabilità dei lavoratori) che partirà presumibilmente nel 2022 che si affiancherà al cd assegno individuale di ricollocamento – adr – dall’art 23 del dgls 150/2015 riattivato per l’anno in corso e già previsto per i beneficiari della naspi da 4 mesi e dell’indennità di disoccupazione aggiungendone poi altre categorie di lavoratrici e lavoratori fino ad una spesa annua complessiva di non oltre 267milioni per il 2021.
Come ricorderemo il cd reddito di collocamento fu interrotto quando si sostituì con il rdc reddito di cittadinanza (nel 2019) che peraltro doveva inserirsi nel circuito virtuoso dei centri per l’impiego e navigator per sottoscrivere il famoso e poco realizzato patto per il lavoro per disoccupati contattati e presi in carico. Per circa ben 2 anni dal 2019 ad oggi si sono utilizzate le risorse sul reddito di cittadinanza sottraendole al reddito di collocamento, lasciando agli altri disoccupati l’impossibilità di farsi aiutare e sostenere dai servizi intensivi per il lavoro riservati ai percettori del rdc. Sappiamo fin troppo bene i risultati fallimentari e spesso inquinati da falsi percettori del rdc anche proprio per il mal funzionamento del sistema di governance dell’Anpal. Alla luce di ciò vero è che la legge di bilancio chiede perentoriamente a Anpal di riorganizzare operativamente l’assegnazione del rdc, il bilancio delle competenze, la riqualificazione di nuove professionalità e conseguenti bisogni formativi soprattutto per persone con una scarsa formazione e un processo virtuoso di scambio di prassi e collaborazione tra agenzie pubbliche e private che possa sostenere la persona disoccupata.
Il Programma GOAL – Programma nazionale garanzia di occupabilità – dovrebbe partire nel 2022 finanziato con i 233 milioni stanziati nel complesso dei 500 e si attende ancora oggi il decreto che deve individuare le prestazioni e i servizi, i tempi, le modalità per una assistenza intensiva di tutti i disoccupati a prescindere dalla durata della disoccupazione. In buona sostanza tra Programma Goal, Programma React ue, Programma PRR (piano ripresa e risilenza) tutte risorse per le politiche per il lavoro entro le quali in specifico ci sono le politiche attive per il lavoro alle quali sono destinate ingenti risorse comprese la fiscalità di vantaggio per favorire l’occupazione al Sud ai giovani alle donne come ha specificato di nuovo oggi Mario Draghi (4,47 miliardi) e sappiamo bene che gli incentivi sono importantissimi e il delicato strumento dell’incontro tra formazione qualificata domanda e offerta rappresentano la sfida che abbiamo davanti. Ebbene ad oggi per irrobustire il nostro fragilissimo mercato del lavoro Anpal in tempi velocissimi deve essere riorganizzata con un gruppo dirigente adeguato poiché non ci possiamo permettere di non usare virtuosamente la destinazione prevista delle risorse a sostegno dei diversi interventi di politica attiva, il braccio armato e operativo dell’economia.
Alessandra Servidori