Si conclude alla mezzanotte del 27 gennaio lo sciopero degli autotrasportatori che da lunedì scorso ha provocato disagi alla circolazione e problemi alla distribuzione delle merci e dei carburanti, costringendo anche grandi fabbriche a chiudere alcuni impianti.
Secondo Autostrade per l’Italia oggi il traffico è scorrevole, con l’unica eccezione del casello di Caserta Sud in direzione Napoli, sull’A1. Il sito web della società avverte comunque che sono presenti sulla viabilità nazionale varie manifestazioni che potrebbero rendere difficoltoso l’accesso in autostrada. Al momento rimangono attivi quasi tutti i presidi degli autotrasportatori in Calabria.
A causa dei blocchi, gli impianti del gruppo Fiat di Mirafiori, Pomigliano e Cassino sono rimasti chiusi anche nel primo turno odierno. Resteranno ferme poi al secondo turno Mirafiori, Cassino e Sevel (quest’ultima anche al terzo turno). L’attività riprenderà nel pomeriggio soltanto a Pomigliano. Stop anche Melfi, dove però era già prevista la cassa integrazione.
Disagi anche per la Coca Cola che ha annunciato ieri in una nota di “essere stata costretta a fermare la produzione negli impianti di produzione di Marcianise (Ce) e Rionero in Vulture (Pz)” per il mancato ricevimento delle materie prime necessarie alla produzione e “per poter permettere il normale deflusso dei prodotti dai magazzini”.
Barilla da ieri ha bloccato la produzione a Foggia e Melfi, con sofferenze agli impianti di Caserta, Ascoli e anche in quello più importante a Pedrignano, in provincia di Parma. A Foggia e Caserta sono state avviate le procedure per la cassa integrazione e nei prossimi giorni potrebbe toccare anche per Melfi.
Secondo le stime, i danni provocati al settore agricolo italiano ammontano a 100 milioni di euro, mentre sono molti i prodotti che scarseggiano o addirittura mancano nei negozi, con prezzi aumentati, in alcuni casi, anche del 40 per cento.
Le organizzazioni dei camionisti annunciano che “faranno di tutto per far sospendere i blocchi stradali e le agitazioni entro domani”, ma alzano le braccia di fronte a una possibile “sollevazione” della base. Franco Pensiero, presidente di Trasporto Unito, lasciando Montecitorio dove oggi ha incontrato i vertici della Lega: “Quello che succederà sulla strada purtroppo non lo possiamo prevedere”. E c’è chi, come Tommaso Alessi di TrasportoUnito, annuncia una mobilitazione ad oltranza per “la disperazione dei camionisti”. (FRN)