Il direttivo nazionale di coordinamento Uilca del gruppo Bpm, riunitosi oggi a Milano, chiede che si riprendano tempestivamente le trattative ancora in sospeso. In particolare l’accordo quadro sul nuovo modello organizzativo della rete commerciale; l’accordo quadro sul nuovo modello organizzativo “sede”; il confronto sul rinnovo del Cia ed il ripristino degli istituti ancora validi in esso contenuti.
Il direttivo stigmatizza “l’atteggiamento aziendale rispetto alla mancata tempestiva informazione nei confronti di tutti i lavoratori sulle conseguenze derivanti dalla disdetta del Cia”.
Per quanto riguarda il progetto di trasformazione della Cooperativa Bpm in Spa, il direttivo in attesa che, nell’incontro del 16 aprile p.v. richiesto dai sindacati ai vertici aziendali venga ufficialmente illustrata e motivata la proposta di trasformazione della Bpm in Spa, in considerazione delle inevitabili ricadute sul personale, esprime “forti perplessità sull’effettiva necessità di modificare un modello societario che per oltre 150 anni ha saputo sostenere più che degnamente lo sviluppo territoriale, ponendo sempre le famiglie e le piccole medie imprese al centro della propria attività bancaria”.
Il direttivo manifesta anche “seri dubbi sui vantaggi che una simile trasformazione possa dare alla collettività, clienti, soci e dipendenti del gruppo”.
Infine, chiede agli attuali vertici eletti e nominati il 22 ottobre 2011 che “qualunque progetto inerente la Bpm sia portato avanti in coerenza con il manifesto anche da loro sottoscritto: Vogliamo lavorare e vivere in una Cooperativa migliore, più efficiente, più attenta al merito e alle competenze e che continui ad essere solidale ed attenta alle persone: una Cooperativa che non resti tale solo nella ragione sociale”.