“Le aggregazioni bancarie, se devono esserci, è necessario che si basino su solidi progetti industriali di lungo periodo e sul coinvolgimento del sindacato, per accompagnare e gestire i processi che impattano sulle lavoratrici e i lavoratori e tutelare l’occupazione, attraverso un sistema di relazioni sindacali permanenti”. Lo dichiara il segretario generale Uilca Fulvio Furlan in occasione del Consiglio Regionale Uilca Toscana, che chiude oggi a Firenze gli appuntamenti in regione, iniziati lo scorso lunedì nel senese, a Poggibonsi, con i lavori del Consiglio della Uilca del Gruppo Monte dei Paschi di Siena, in cui è stato ampiamente dibattuto il tema dell’Offerta Pubblica di Scambio (Ops) di Mps su Mediobanca.
“L’Ops di Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca dimostra che l’istituto senese ha superato la situazione di difficoltà del passato, come abbiamo sempre sostenuto e auspicato. Va però sottolineato che questo risultato è stato ottenuto sotto la guida dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio con il fondamentale contributo delle lavoratrici e dei lavoratori, in termini di sacrifici, impegno e professionalità, e delle organizzazioni sindacali, che hanno garantito l’applicazione di misure anche severe, dal punto di vista occupazionale, volte a dare una prospettiva all’azienda.
Oggi questo contributo richiede concreti riconoscimenti, a partire dal rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, con segnali a favore del personale, anche in termini di nuove assunzioni, attualmente ancora non visibili. L’eventuale operazione su Mediobanca non può essere motivo per ulteriori penalizzazioni per i dipendenti e, nel caso si realizzasse, deve avere l’obiettivo primario di creare un soggetto bancario solido e coerente con lo sviluppo di un settore del credito che favorisce lo sviluppo del Paese e il sostegno a famiglie, imprese e territori, con attenzione al ruolo sociale che deve svolgere un istituto bancario. È fondamentale, in questo scenario, garantire l’indipendenza della banca, la continuità aziendale e una visione industriale, per porre al centro le prospettive future, le necessità delle lavoratrici e dei lavoratori ed evitare che prevalgano solo interessi di natura politica e finanziaria e quelli dei principali azionisti coinvolti”, continua Furlan.
“È indispensabile che siano chiare le prospettive industriali dell’eventuale aggregazione tra Mps e Mediobanca e le sue implicazioni su Generali, che rappresenta, per dimensioni e ruolo, un riferimento importante per lo sviluppo del settore assicurativo, anche attraverso le positive relazioni sindacali che caratterizzano l’azienda e lo stesso settore. Un cambiamento di tale impostazione avrebbe inevitabili impatti sulle lavoratrici e i lavoratori assicurativi in un contesto in continuo cambiamento, in cui tali aspetti andrebbero invece rafforzati con il prossimo rinnovo del contratto nazionale, e con il ruolo di Ania a garanzia della tenuta del settore. Va quindi superata l’incertezza che si sta delineando, che trova conferma già nelle dinamiche che si stanno evidenziando per il rinnovo del CdA di Generali. È da evitare che lotte di potere e fra azionisti influenzino e blocchino il percorso di crescita del più grande Gruppo assicurativo italiano”, conclude Furlan.