Si è riunito oggi a Roma il coordinamento Uila del gruppo Parmalat che ha espresso “la forte preoccupazione rispetto alle ipotesi, accreditate in queste ore dalla stampa, di un possibile ‘spezzatino’ del gruppo”. La Uila ricorda alla politica e alla finanza, si legge in un comunicato del sindacato, che “in ballo ci sono migliaia di posti di lavoro e migliaia di famiglie alle quali vanno date risposte certe sul versante dell’occupazione con un progetto serio”. Per il sindacato è importante mantenere “l’integrità” di Parmalat e per questo è contrario a ipotesi di possibili cordate italiane dell’ultima ora, finalizzate a rilevare solo le attività del gruppo in Italia.
“Un’operazione che acquisisse solo una parte delle attività del gruppo non potrà che indebolire l’azienda, spiega la Uila, sarà anche una soluzione con una sua validità finanziaria e una valenza dal punto di vista politico ma, da un punto di vista industriale, non sta in piedi. Si tratterebbe, quindi, di una scelta sbagliata, di una autentica follia all’italiana”.
La Uila ribadisce la sua preferenza, quale futuro proprietario di Parmalat, di un gruppo imprenditoriale del settore alimentare, dotato di risorse economiche sufficienti per continuare il rilancio dell’azienda iniziato sette anni fa, con un percorso in grado di creare sviluppo e occupazione.
Viceversa, progetti improbabili di carattere finanziario che rischiano di mettere insieme più “debolezze” o che non abbiano risorse sufficienti per far fronte alle necessità di questa impresa, non possono trovare il consenso del sindacato.
“Attendiamo a breve una convocazione da parte del governo, conclude il comunicato, avendo già chiesto più volte un tavolo di confronto, e in particolare dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, al quale proprio ieri abbiamo ribadito questa richiesta, per rappresentare i nostri timori e le nostre proposte”. (FRN)