“Il nuovo piano di rientro della sanità Abruzzese deve essere reso pubblico e oggetto di confronto”. Lo chiede la Uil Abruzzo, in una nota in cui lamenta la mancanza di confronto sul tema anche dopo che il presidente della regione Chiodi è subentrato al commissario governativo Gino Redigolo.
Secondo il sindacato “il punto debole del risanamento della sanità abruzzese è la riorganizzazione vera e propria, sulla quale si è realizzato molto poco”. Secondo la Uil “si è messa su una politica dei due tempi, prima il pareggio dei conti, poi la riforma e il risultato è che il perseguimento del pareggio senza riorganizzazione vera del sistema ha peggiorato il servizio e gonfiato la sanità privata non convenzionata”.
La Uil Abruzzo, si legge in una nota, non accetta di rinviare il momento del confronto al dopo-pareggio e chiede che il Presidente Chiodi discuta con l’Abruzzo a tutti i livelli i contenuti e le scadenze della riorganizzazione, a partire dalla misure annunciate anche nel Piano Operativo 2010: nuova rete ospedaliera, rete emergenza e urgenza, piano di rete residenziale e semiresidenziale, etc. Questo confronto, per il sindacato deve vedere al tavolo, oltre al Presidente-Commissario Gianni Chiodi, gli Assessori Lanfranco Venturoni (Sanità) e Paolo Gatti (Sociale). (LF)