“Modificare la norma relativa al pagamento dell’Imu per le persone anziane residenti in strutture socio sanitarie”. È quanto chiede il segretario generale della Uil Pensionati, Romano Bellissima.
“La soluzione più equa – prosegue Bellissima – sarebbe prevedere l’esenzione del pagamento dell’Imu per le persone anziane residenti in strutture socio sanitarie che hanno una sola casa di proprietà non affittata. Ma quantomeno la si consideri prima casa e non seconda casa e si applichino le aliquote più basse”.
“Ci saremmo aspettati una modifica già nel testo del decreto fiscale approvato dal Senato, – ha aggiunto il sindacalista – perché era emersa una consapevolezza generale dell’assurdità e dell’ingiustizia della norma. Questo non è accaduto ed è grave aver ignorato i bisogni di persone in condizioni di grande difficoltà”. Per questo la Uil pensionati chiede ai deputati e al governo di apportare le modifiche necessarie al testo in corso di approvazione alla Camera.
Per la Uilp, la reintroduzione della tassazione sulla prima casa avrà ricadute molto negative sui redditi di milioni di anziani. Per questo, sono necessarie “detrazioni ad hoc che tengano conto delle particolari condizioni della popolazione anziana, in particolare di quanti vivono soli. Per tantissimi anziani infatti la casa di proprietà è l’unica ancora di salvezza che impedisce loro di precipitare nella povertà. In ogni caso è indispensabile trovare almeno una soluzione soddisfacente per coloro che sono ricoverati in strutture socio sanitarie”. (FRN)