I dati Istat sulla diminuzione del fatturato e degli ordinativi dell’industria «confermano lo stato di recessione dell’economia del nostro Paese», inoltre «entrambe le flessioni sono dovute al calo del mercato interno e questo dimostra la caduta del potere d’acquisto delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati». È quanto afferma il segretario confederale Uil, Antonio Foccillo.
Per il sindacalista «si dovrebbe immediatamente definire un piano di rilancio e di sviluppo dell’economia ed intervenire tempestivamente». Secondo Foccillo «la leva per farlo, come sempre, sono una riduzione della tassazione sui redditi da lavoro, come la stessa Banca d’Italia sostiene, e da pensioni per incrementarle». Poi, aggiunge, «senza indugi, bisogna intervenire per sostenere le imprese con la possibilità di un accesso al credito più facile e con investimenti di risorse per finanziare, infrastrutture, ricerca e innovazione».
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