Basta con i refrain contro i dipendenti pubblici. Lo afferma il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, dopo le parole del presidente dell’Inps, Tito Boeri, che propone di uniformare le ore di reperibilità in malattia per i dipendenti pubblici e i lavoratori del settore privato con almeno sette ore per tutti. “Ancora una volta – sostiene Foccillo – si utilizzano notizie scandalistiche contro i lavoratori pubblici: infatti, sembra addirittura che la proposta di uniformità di 7 ore della reperibilità sia rivolta a penalizzare i pubblici dipendenti”.
“Invece – sottolinea il sindacalista – i pubblici dipendenti hanno già questa fascia di 7 ore di reperibilità, quindi l’uniformità sarebbe rivolta agli altri lavoratori.Infine, si enfatizzano i giorni di presunto assenteismo dei pubblici, in particolare il venerdì e il lunedì, senza tener conto che questi pagano di tasca propria i giorni di malattia.Talchè presumibilmente avviene l’inverso, ossia che vadano a lavorare anche in non perfette condizioni fisiche per evitare la penalizzazione in busta paga”.
“Questo – conclude Foccillo – non vuol significare la difesa anche di eventuali abusi. Ci sono le norme e le responsabilità per perseguire chi sbaglia. È ora di finirla di usare il solito refrain ogni volta che si parla di rinnovare i contratti dei dipendenti pubblici”.