Il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, chiede un cambio del modello economico di auterity, per via dell’abbassamento del potere di acquisto delle famiglie, che “cola sempre più a picco” e il conseguente calo dei consumi. In Europa, sottolinea Foccillo, siamo ormai il fanalino di coda per quanto riguarda le retribuzioni, e ciò “aumenta le disuguaglianze e la povertà”.
“Si fa più impellente, dichiara il sindacalista, l’esigenza di aumentare i consumi e il potere di acquisto degli italiani, lavoratori e pensionati. In tal senso, prosegue, la Uil ritiene che la riduzione delle tasse sul lavoro debba costituire il perno della politica economica del Governo.
Per Foccillo, bisogna inoltre aumentare salari e pensioni e rinnovare immediatamente i contratti fermi da molti anni, in particolare nel pubblico impiego. “Senza queste misure, conclude il sindacalista, la nostra economia non si risolleverà”.