“La visita dell’Amministratore Delegato di Fiat Sergio Marchionne alla Sevel, con la conferma di 700 milioni di investimenti sullo stabilimento e sul prodotto, è una bellissima notizia per l’Abruzzo e per l’Italia”. Lo scrive il segretario generale della Uil Abruzzo, Roberto Campo, in una nota. “In America e Germania – si legge – hanno capito che l’industria manifatturiera è il settore decisivo per crescere e svilupparsi: innovazione, occupazione qualificata, tecnologia, mercati mondiali. In Italia, ancora poca consapevolezza, poco coraggio e pochi investimenti. Tra questi pochi, quelli di Fiat in generale, e questi di Sevel in particolare, per aprire un nuovo capitolo nella storia più che trentennale di questa fabbrica”.
“Dietro il successo Di Sevel – scrive Campo – voglio ricordare anche l’importanza degli accordi sindacali, di ieri e di oggi. Unitari, in alcuni casi; in altri, non è stato possibile, e la responsabilità di fare le scelte la abbiamo assunta primariamente come Uil e Cisl. Dalle flessibilità del 1985 e successive, alla deroga per il lavoro notturno femminile del 1989 (grazie al quale oggi in Sevel lavorano quasi 1/5 di donne), all’accordo del 2005 sul salario aziendale (evitando la replica di conflitti aspri come quello che ebbe luogo a Melfi), ai recenti accordi con Fiat-Chrysler del 2010-2011”.
“Le conseguenze positive degli investimenti Fiat e Sevel- aggiunge – si avvertiranno non solo in Val di Sangro, ma alla Magneti Marelli di Sulmona e nell’intero indotto auto, che in Abruzzo interessa tutte e quattro le province”.
“Dalle infrastrutture alla creazione di un ambiente favorevole alla ricerca e allo sviluppo (automotive), – conclude – è necessario che questo robusto restyling del Ducato e potenziamento dello stabilimento con investimenti privati sia accompagnato da un uso intelligente e rapido di investimenti pubblici”. (LF)
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