“Il vero problema di Unicredit non è la riduzione del costo del personale, ma un suo razionale utilizzo nella nuova banca unica, che preveda la riconversione e la valorizzazione professionale dei lavoratori mediante un’adeguata formazione”. Lo sostiene il segretario nazionale dell’Ugl Credito, Fabio Verelli, commentando il piano Unicredit da 4700 esuberi. Per il sindacalista “anche se la semestrale dell’anno in corso ha segnato un utile inferiore a quello del 2009, il dato di bilancio è comunque positivo, nonostante uno scenario economico internazionale ancora sconfortante, che attesta come Unicredit sia una realtà efficiente grazie anche alla professionalità dei suoi dipendenti”. “Inoltre – conclude Verelli – apprezziamo le parole e l’interessamento del ministro del Lavoro per scongiurare azioni unilaterali da parte dell’azienda, a garanzia delle migliaia di lavoratori coinvolti, e per l’avvio di una seria trattativa”. (LF)
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