Il nuovo piano industriale del Banco Popolare sembrerebbe basarsi sul contenimento strutturale dei costi del personale per gli anni 2012- 2013 e una riduzione del numero degli addetti. Lo riferisce l’Ugl credito, sottolineando che è “inconcepibile chiedere sacrifici ai dipendenti e, contemporaneamente, aumentare del 16% i costi di amministratori e top manager. In attesa di poter approfondire il nuovo piano industriale della banca, l’Ugl chiede “scelte socialmente responsabili in grado di evitare che le decisioni prese ricadano solo sul personale”. (FRN)
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