“Le norme inserite nel ddl stabilità riguardanti la mobilità per i dipendenti pubblici sono inaccettabili e rappresentano l’ennesimo duro colpo alla categoria”. Lo affermano in una nota i segretari nazionali di Ugl Intesa Funzione Pubblica, Paola Saraceni e Francesco Prudenzano, per i quali “così non si favorisce né la crescita del Paese né l’efficienza dello Stato, ma si rende ancor più critica la situazione di lavoratori e famiglie messi davanti ad una scelta comunque drammatica: se accettano il trasferimento vanno incontro a spese aggiuntive a quelle che già affrontano quotidianamente; al contrario, si ritroveranno in mobilità. In entrambi i casi, saranno i lavoratori a farne le spese”. “E’ vero che la pubblica amministrazione ha bisogno di riforme – concludono – ma non in questo modo: è necessario condividere i criteri con cui affrontare una razionalizzazione delle risorse e mettere in campo una politica che punti alla valorizzazione del personale, abbattendo i veri sprechi e utilizzando le risorse recuperate per offrire un miglior servizio ai cittadini”. (LF)
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