“Più che nei tribunali, bisognerebbe tornare a fare sindacato nelle fabbriche, dove ci sono problemi ed esigenze che non potranno mai trovare risposta nelle carte da bollo”. Lo dichiara il vice segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, evidenziando come “è incomprensibile che un giudice possa sostenere la vigenza del ccnl Metalmeccanici del 2008 e, allo stesso tempo, stabilire che i lavoratori non dovranno restituire gli aumenti salariali ottenuti grazie ad un successivo contratto”. “Se già le precedenti sentenze avevano creato confusione – aggiunge -, ora la pronuncia del giudice del lavoro di Torino in merito all’istanza presentata dalla Fiom contro la Tyco non fa altro che accrescere l’incertezza nel comparto. Si stanno gettando le basi per una pericolosa balcanizzazione delle relazioni industriali, sottraendo ai lavoratori un importante punto di riferimento, un testo fondamentale proprio perché unico e frutto di un equilibrio raggiunto attraverso un confronto serrato, a volte aspro, ma certamente indirizzato ad ottenere le migliori tutele possibili per quanti operano nel settore”. “Per questo – conclude – , non riusciamo a capire quale sia la strategia di un sindacato che antepone i propri interessi a quelli di chi dovrebbe rappresentare, né tantomeno quali siano gli obiettivi di una battaglia fondata su pregiudizi ideologici, in cui i primi sconfitti sono proprio i lavoratori”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu