“Ci impegneremo su tutti i fronti per evitare le pesanti ricadute occupazionali e produttive che il piano industriale presentato oggi dai vertici di Fincantieri produrrebbe sul territorio, soprattutto in aree fortemente svantaggiate come quella di Castellammare di Stabia”. Lo dichiara il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio D’Anolfo, al termine del confronto di oggi a Roma, evidenziando come “di fronte all’annuncio di oltre 2.500 esuberi, alla chiusura di due cantieri e al pesante ridimensionamento di quello di Riva Trigoso, riteniamo sia ormai improcrastinabile l’apertura di un tavolo nazionale sulla cantieristica a Palazzo Chigi, che chiediamo ormai da tempo”. “Non è infatti possibile – prosegue – assistere passivamente al declino di un settore storico e d’eccellenza dell’industria italiana, che in congiunture economiche come quella attuale dovrebbe essere salvaguardato con un sistema di commesse e con una strategia complessiva di rilancio”. “Continueremo a stare al fianco dei lavoratori – conclude – che, dopo molti mesi di incertezze e di assenza di risposte, adesso si trovano di fronte ad una prospettiva disarmante. Faremo tutto il possibile affinché non diventi realtà”. (LF)
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