“L’incontro di oggi con Outokumpu è stato negativo. L’azienda, infatti, ha scaricato la responsabilità sull’Unione Europea, dicendo che è necessario aspettare la decisione dell’Antitrust prevista per il 16 novembre. Però, non ha dato risposte sul perché sia necessario spacchettare gli impianti Ast invece di preservare l’integrità produttiva del sito di Terni”. Lo dichiarano il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio D’Anolfo, e il coordinatore nazionale del comparto Siderurgia dell’Ugl Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, al termine dell’incontro di oggi a Roma tra sindacati e Outokumpu sul futuro dello stabilimento Ast di Terni, evidenziando come “serve subito l’intervento del Governo perché è inaccettabile che si comprometta la competitività di uno dei pochi poli siderurgici in Europa che funzionano a ciclo integrato”.
“Il governo – concludono – non può restare a guardare e lasciare che un sito, fiore all’occhiello del comparto siderurgico in Italia, vada perduto: è in gioco il futuro di circa 5.000 famiglie e quello di un intero territorio”. (LF)
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