“Auspichiamo che i vertici Abi diano segnali forti a banche e pubblica opinione circa la volontà di pervenire al recupero produttivo e reputazionale del settore attraverso un migliore servizio a famiglie ed imprese, ad una più equa distribuzione dei sacrifici tra manager e lavoratori, finora troppo sbilanciati verso questi ultimi e a una effettiva valorizzazione delle risorse umane”. E’ quanto dichiara in una nota la segreteria nazionale dell’Ugl Credito, che commenta le parole del direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, in apertura del ‘Forum HR2013 – Banche e risorse umane’, spiegando che “l’impostazione data dal rappresentante dei banchieri è condivisibile e verifichiamo anche delle convergenze con le posizioni dell’Ugl, per l’avvertita necessità di rimodulare alcuni aspetti delle riforme varate dall’ex ministro Fornero in materia di lavoro e previdenza. Ed è apprezzabile l’attestato positivo conferito da Sabatini alle organizzazioni sindacali di settore per il sofferto accordo di rinnovo del ccnl, avvenuto in una condizione di emergenza che non sembra ancora destinata a risolversi in tempi brevi”.
“Quello che invece è mancato – conclude la nota – è l’autocritica circa questioni che da sempre solleviamo: un settore creditizio spesso troppo autoreferenziale, alcuni manager che godono di retribuzioni e benefit non in linea con la situazione del settore e del Paese, la necessità di riportare l’etica al centro della governance di alcuni gruppi bancari anche alla luce di accadimenti a tutti noti”. (LF)