“Il governo convochi subito sindacati e vertici Indesit”. Lo chiede il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, ritenendo “inammissibile la decisione dell’azienda di avviare le procedure di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività per il sito di None”.
“A questo punto – aggiunge il sindacalista – non solo confermiamo lo sciopero in tutti gli stabilimenti del gruppo, e la manifestazione del 15 giugno a Fabriano, ma chiediamo un intervento urgente delle istituzioni, perché la delocalizzazione delle produzioni dello stabilimento torinese in Polonia, dopo la chiusura di Brembate e Refrontolo, significa la fine del comparto del bianco ed elettrodomestici in Italia”.
“Ci opporremo con ogni mezzo – conclude il sindacalista – a quella che sarebbe una vera e propria catastrofe per il settore metalmeccanico del nostro Paese”. (FRN)