“L’alta adesione delle lavoratrici e dei lavoratori del pubblico impiego allo sciopero e alle manifestazioni di oggi in tutte le principali piazze italiane è un segnale chiaro e inequivocabile: la manovra è la goccia che rischia di far traboccare il ‘vaso’, cioè un Paese che arranca perché a pagare sono sempre gli stessi, quei ceti medi che sono la linfa del tessuto sociale e produttivo”. Lo dichiara il segretario confederale dell’Ugl, Fulvio Depolo, che oggi ha partecipato al presidio in piazza Montecitorio insieme al segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, e ai rappresentanti di tutte le categorie del pubblico impiego Ugl. Per il sindacalista “Governo e Parlamento non possono continuare a non ascoltare le voci dei tanti dipendenti pubblici che oggi, per l’ennesima volta, hanno gridato a gran voce la propria contrarietà a provvedimenti iniqui. Servono riforme vere – conclude il sindacalista – per riaffermare quei criteri di progressività ed equità negli interventi di finanza pubblica che in questo Paese mancano ormai da troppo tempo”.
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