In Italia “la povertà e l’esclusione sociale, in particolare la forte deprivazione materiale, hanno registrato un forte incremento”. Questo è quanto sottolinea la Commissione europea all’interno del suo rapporto sugli sbilanci economici dei Paesi membri, l’Alert Mechanism Report 2014. Secondo il rapporto, i principali sbilanci dell’economia italiana sono dovuti alla perdita delle quote di mercato nell’export, al debito pubblico e al deprezzamento del tasso di cambio effettivo rispetto al resto dell’area Euro. La Commissione europea “ritiene utile, tenendo anche in conto gli sbilanci identificati lo scorso aprile, di esaminare più approfonditamente i rischi implicati nella persistenza di questi sbilanci”. Nel rapporto si afferma inoltre che in Italia “la tassazione sul lavoro e il capitale resta elevata”, così come “la riforma del sistema fiscale resta frammentaria”. Nel 2013 la tassa sulla prima casa “è stata dimezzata e nel 2014 dovrebbe essere sostituita da una nuova tassa sui servizi locali”, anche se il Paese dovrebbe “definirla in modo appropriato”, raccomanda la Commissione. L’instabilità politica italiana “non ha messo a rischio i progressi compiuti”, ha detto il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, in un passaggio dedicato all’Italia della sua presentazione del rapporto. Ma, ha continuato, “ora occorre andare avanti con le riforme strutturali”.
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