La Commissione europea punta i riflettori sulle divergenze di prezzo delle chiamate telefoniche tra paesi europei. Possono diventare un vero e proprio abisso, fino a raggiungere il 774 per cento nel caso più estremo, ossia le chiamate nazionali su rete mobile tra la Lituania, il paese dove queste telefonate costano meno, e i Paesi Bassi, il paese più caro. Per questo, con un comunicato, la vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes annuncia che a settembre presenterà un nuovo pacchetto legislativo mirante a rafforzare il mercato unico delle telecomunicazioni.
In questo quadro di accentuate divergenze l’Italia sembra ottenere un piazzamento rispettabile: con 6,9 centesimi di euro di costo medio al minuto delle comunicazioni mobili – secondo una tabella fornita dall’Ue che cita i dati della Digital Agenda scoreboard 2012 – segna un valore nettamente inferiore alla media europea, pari a 9,1 centesimi al minuto, al di sotto di Germania (8,8), Francia (12,7) e Spagna (13,3). La Penisola si piazza decima tra i paesi meno cari nell’Unione europea a 27.