“L`invasione armata da parte dell`esercito russo nei confronti dell`Ucraina è un atto gravissimo che condanniamo”. Lo scrivono in una lettera di “sostegno e solidarietà” ai sindacati metalmeccanici ucraini, i segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Roberto Benaglia, Francesca Re David e Rocco Palombella.
“Nelle ultime ore – aggiungono – abbiamo assistito ad un ulteriore peggioramento della già grave situazione, con la minaccia dell`uso delle armi nucleari da parte della Russia. Ad essere a rischio non è solo la libertà e l`autodeterminazione del Vostro popolo. Oltre al ritorno della guerra in Europa, c`è un`elevata probabilità di conflitto mondiale. Crediamo che siano necessari straordinari sforzi diplomatici finalizzati a fermare l`invasione, per far cessare le armi e tutelare i milioni di cittadine e cittadini, lavoratrici e lavoratori che stanno pagando il prezzo della guerra. Vogliamo inviare il nostro sostegno alla azione del vostro sindacato e ai milioni di metalmeccanici ucraini che con le loro famiglie stanno soffrendo”.
“In questi giorni in Italia – aggiunge Fim Fiom e Uilm – i nostri sindacati sono scesi nelle piazze insieme alla popolazione e alla importante comunità di lavoratori e lavoratrici ucraini presenti nel nostro paese, per condannare l`invasione, chiedere al governo russo di ritirare le truppe, sostenere la popolazione e il ritorno della pace in Ucraina. Non possiamo permettere che in Europa e nel resto del mondo il ricorso alle armi possa continuare ad essere accettato come uno strumento di risoluzione delle controversie e di oppressione dei popoli”.
E.G.