“Significant gains”, ovvero “significativi miglioramenti”. Questi, secondo la United Auto Workers, sono i risultati del rapido negoziato riapertosi fra il sindacato nordamericano dell’auto e la Fca dopo l’imprevista bocciatura, da parte dei lavoratori, dell’accordo raggiunto il 15 settembre scorso fra Sergio Marchionne, amministratore delegato dell’azienda, e Dennis Williams, presidente della stessa Uaw.
Lo si apprende da uno scarno comunicato emesso dal sindacato in data 8 ottobre per annunciare che il coordinamento Chrysler della stessa Uaw si riunirà a Detroit alle 11:00 (ora locale, le 17:00 in Italia) di venerdì 9 per “discutere e votare” il nuovo accordo.
La conseguenza immediata della nuova intesa, raggiunta poco prima della mezzanotte del 7 ottobre (ora locale), è che essa evita lo sciopero che la Uaw aveva minacciato di indire, a partire da giovedì 8 ottobre, in un imprecisato numero di stabilimenti della Fca, qualora un accordo non fosse stato raggiunto entro le ore 23:59 di mercoledì 7 ottobre. Ciò che invece non è ancora noto sono le modifiche del primo accordo che hanno consentito ai negoziatori della Uaw di accettare provvisoriamente la nuova intesa.
La stessa Fca, in una nota, ha infatti specificato che l’azienda non può esprimersi pubblicamente sui contenuti dell’intesa fintanto che essa non sarà ratificata dal voto degli iscritti al sindacato.
D’altra parte, il comunicato della Uaw si limita a ricordare quali saranno le prossime tappe di questa complessa vicenda negoziale. Venerdì 9, come si è detto, ciò che per adesso è solo un “proposed Tentative Agreement”, ovvero una proposta preliminare di accordo, sarà sottoposta al voto dello Uaw Chrysler Council. In caso di approvazione da parte di questa struttura sindacale, il testo sarà considerato come un preliminare di accordo e sarà quindi sottoposto al giudizio degli iscritti. Ed è solo dopo l’eventuale voto positivo del coordinamento Chrysler, che la Uaw renderà noti i contenuti della nuova intesa.
Subito dopo l’intesa del 15 settembre, Marchionne aveva indirizzato un’e-mail ai dipendenti di Fiat Chrysler Usa in cui definiva l’accordo appena siglato come un “passo in avanti” che “consente un maggiore e più diretto coinvolgimento dei nostri lavoratori nel raggiungimento degli obiettivi strategici” dell’azienda, e che “riconosce il vostro ruolo centrale nel costruire il futuro”.
Ma questo entusiasmo, evidentemente, non è stato condiviso dalla maggioranza dei lavoratori. Nelle votazioni svoltesi nei vari stabilimenti statunitensi di Fca, infatti, il 65% dei votanti ha bocciato l’accordo presentato dalla Uaw.
Stando a varie fonti, la causa principale dello scontento emerso dalla consultazione è stato il permanere del doppio regime salariale attualmente esistente, solo in parte attenuato dall’accordo del 15 settembre. Secondo “Automotive News”, infatti, con tale accordo la paga oraria (lorda) dei vecchi assunti, cioè del 55% dei 40.000 dipendenti, sarebbe passata da 28 a 30 dollari, mentre quella dei nuovi assunti sarebbe passata da 16 a 17 dollari al momento dell’ingresso in fabbrica, e da 19 a 25 dollari come tetto massimo.
Secondo “Detroit News”, tra i lavoratori vi sarebbe poi stata una diffusa preoccupazione circa il probabile spostamento in Messico della fabbricazione di autoveicoli a minore valore aggiunto, oltre che rispetto a una nuova formula riguardante l’assistenza sanitaria. Preoccupazioni aggravate, sempre secondo questo importante giornale locale, dal fatto che le comunicazioni offerte dal sindacato ai lavoratori, rispetto a questi nodi problematici, sarebbero state “insufficienti”.
La Uaw si mostra però adesso fiduciosa di aver compreso i motivi del mancato consenso della base. “Abbiamo ascoltato i nostri iscritti – ha dichiarato oggi Dennis Williams – e siamo tornati da Fca” per costruire un accordo migliore. “Credo”, ha poi aggiunto, che questa proposta di preliminare d’accordo “venga incontro alle principali preoccupazioni dei nostri iscritti”. E ha concluso affermando: “Abbiamo ottenuto dei miglioramenti reali. Avremo adesso modo di discuterli approfonditamente con loro”.
@Fernando_Liuzzi