Il commissario Ue al Bilancio Johannes Hahn ha presentato oggi, durante una videoconferenza stampa dalla sede di Strasburgo del Parlamento europeo, la proposta adottata dalla Commissione per il bilancio comunitario annuale del 2022, che prevede 167,8 miliardi di euro in impegni e oltre 169,4 miliardi di euro in pagamenti. Tutti gli importi sono a prezzi correnti. Per “impegni” si intendono i finanziamenti che possono essere stabiliti nei contratti in un determinato anno, mentre i “pagamenti” sono gli importi effettivamente erogati.
A queste risorse si aggiungono le sovvenzioni agli Stati membri stimate per il 2022 a 143,5 miliardi di euro nel quadro del piano di ripresa “Next Generation EU”, che per l’intero periodo di programmazione ammonta a 807 miliardi di euro a prezzi correnti (corrispondenti a 750 miliardi di euro a prezzi del 2018).
“Next Generation EU”, ricorda una nota della Commissione, contribuirà a riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia di coronavirus e a preparare l’Ue alle sfide future. La combinazione del bilancio comunitario e delle risorse del piano di Recovery permetterà di mobilitare massicci investimenti per stimolare la ripresa economica, preservare la sostenibilità e creare posti di lavoro. Verrà data la priorità alla spesa per le transizioni verde e digitale affinché l’Europa sia più resiliente e pronta per le sfide future.
“Proponiamo oggi – ha sottolineato Hahn – livelli senza precedenti di sostegno finanziario per aiutare l’Europa nella ripresa dalle crisi economica e sanitaria. Aiuteremo le persone, le imprese e le regioni più colpite dalla pandemia. Investiremo nella resilienza dell’Europa e nella sua modernizzazione grazie alle transizioni verde e digitale. Far ripartire l’Europa, accelerarne la ripresa e prepararla al futuro sono le nostre principali priorità”.
Il commissario ha rilevato che rispetto al 2021 c’è un aumento del 2,2% per gli impegni e del 2% esatto per i pagamenti.
La Commissione propone di stanziare per il bilancio 2022 (in impegni):
-118,4 miliardi di euro in sovvenzioni da “Next Generation EU” nel quadro del Dispositivo Rrf per la ripresa e la resilienza (“Recovery and Resilience Facility”);
– 53,0 miliardi di euro per la Politica agricola comune e 972 milioni di euro per il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura, a beneficio degli agricoltori e dei pescatori europei; in più; il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) potrebbe ricevere ulteriori 5,7 miliardi di euro da “Next Generation EU”;
– 36,5 miliardi di euro per lo sviluppo regionale e la coesione, integrati da 10,8 miliardi di euro da “Next Generation EU” nel quadro del programma “React-EU” a sostegno della risposta alla crisi e del superamento dei suoi effetti;
– 14,8 miliardi di euro a sostegno dei partner e degli interessi dell’Ue nel mondo, di cui 12,5 miliardi di euro a titolo dello Strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale “Europa globale”, e 1,6 miliardi di euro per l’aiuto umanitario;
– 13,1 miliardi di euro per la ricerca e l’innovazione, di cui 12,2 miliardi di euro per “Orizzonte Europa”, il programma faro dell’Unione per la ricerca, che dovrebbe ricevere ulteriori 1,8 miliardi di euro da “Next Generation EU”;
– 5,5 miliardi di euro per gli investimenti strategici europei, di cui 1,2 miliardi di euro destinati al programma “InvestEU” per le priorità fondamentali (ricerca e innovazione, duplice transizione verde e digitale, settore sanitario e tecnologie strategiche), 2,8 miliardi di euro per il programma “Connect Europe” finalizzato a migliorare le infrastrutture transfrontaliere, e 1,2 miliardi di euro per il programma “Europa digitale”; il programma “InvestEU” potrebbe ricevere ulteriori 1,8 miliardi di euro da “Next Generation EU”;
– 4,7 miliardi di euro per le persone, la coesione sociale e i valori, di cui 3,4 miliardi di euro per il programma di scambio e mobilità degli studenti Erasmus+, 401 milioni di euro a sostegno di artisti e creatori in tutta Europa, e 250 milioni di euro destinati a promuovere la giustizia, i diritti e i valori;
– 2,1 miliardi di euro per il programma spaziale europeo, che riunirà le azioni dell’Unione in questo settore strategico;
– 1,9 miliardi di euro per l’ambiente e l’azione per il clima, di cui 708 milioni di euro per il programma “Life” sui cambiamenti climatici (mitigazione e adattamento), e 1,2 miliardi di euro per il Fondo per una transizione giusta, destinato alle economie fortemente dipendenti dalle fonti energetiche fossili (“Just Transition Fund”); questo fondo dovrebbe ricevere ulteriori 4,3 miliardi di euro da “Next Generation EU”;
– 1,9 miliardi di euro per proteggere le frontiere esterne dell’Ue, di cui 780 milioni di euro per il Fondo per la gestione integrata delle frontiere (Ibmf) e 758 milioni di euro per l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex);
– 1,9 miliardi di euro per aiutare i paesi candidati all’Ue, e i potenziali candidati, a soddisfare i requisiti per il processo di adesione, principalmente attraverso lo Strumento di assistenza preadesione (Ipa III);
– 1,3 miliardi di euro per spese connesse alle migrazioni, di cui 1,1 miliardi di euro allo scopo di sostenere i migranti e i richiedenti asilo in linea con i valori e le priorità europei;
– 1,2 miliardi di euro per affrontare le sfide in materia di sicurezza e difesa comune, di cui 950 milioni di euro a sostegno dello sviluppo di capacità e della ricerca nel quadro del Fondo europeo per la difesa (Fes), nonché 232 milioni di euro a sostegno della mobilità militare;
– 905 milioni di euro per garantire il funzionamento del mercato unico, di cui quasi 200 milioni di euro per attività in materia di lotta antifrode, fiscalità e dogane;
– 789 milioni di euro per il Programma Ue per la salute (“EU4Health”), e 95 milioni di euro per il meccanismo di protezione civile dell’Unione (“RescEU”), per poter mobilitare rapidamente un’assistenza operativa in caso di crisi; “RescEU” potrebbe ricevere ulteriori 680 milioni di euro da “Next Generation EU”;
– 600 milioni di euro per la sicurezza, di cui 227 milioni per il Fondo sicurezza interna (Isf), che combatterà il terrorismo, la radicalizzazione, la criminalità organizzata e la criminalità informatica.
E.G.