È stato raggiungo l’accordo tra le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil e le associazioni datoriali aderenti alla Confindustria (AICA e a Federturismo), per il rinnovo del contratto nazionale del Turismo scaduto lo scorso 31 dicembre 2009.
Il contratto decorre a partire dal 1 gennaio 2010 fino al 30 aprile 2013, con un aumento salariale di 115 €, più un’ integrazione economica di €210 da destinare II livello di contrattazione, sono circa 150mila interessati dal presente rinnovo contrattuale.
Tra i punti qualificanti dell’intesa al primo posto la regole per il contrasto e la regolamentazione delle terziarizzazioni, cioè l’eventuale conferimento a terzi della gestione di un servizio direttamente gestito dall’azienda.
Il contratto prevede in questi casi l’obbligo del negoziato, ricercando prioritariamente il mantenimento dell’unicità aziendale. Ma anche in caso di mancato accordo i vincoli previsti dal contratto sono precisi e di forte tutela dei lavoratori interessati.
La ditta che assume il servizio in appalto ha l’obbligo di garantire il mantenimento occupazionale, l’integrale applicazione del CCNL del turismo sia nella parte economica che in quella normative.
Si è inoltre rafforzato il secondo livello di contrattazione demandando a questo il controllo dell’orario di lavoro e di tutte le forme di flessibilità.
Per la prima volta vengono anche destinate risorse economiche (€ 210) certe, da assegnare al secondo livello.
“Un rinnovo importante – afferma Maurizio Scarpa della Filcams Cgil Nazionale – un’intesa che giunge in un momento di grave crisi del settore, ma che può essere un punto di partenza indispensabile per tutelare i diritti degli operatori e del settore, dalla difesa del potere d’acquisto dei salari sino alla tutela dei livelli occupazionali”.