“I dati diffusi dall’Istat non fanno che confermare le nostre preoccupazioni e ancora una volta richiamare l’attenzione su un settore che rischia di soccombere con 700mila posti di lavoro persi e oltre 60mila imprese fallite.” Questo il commento di Massimo Trinci, segretario generale Feneal Uil, a proposito dei dati Istat relativi alla produzione nelle costruzioni nel mese di maggio.
“Bisogna intervenire – ha aggiunto il sindacalista – con riforme strutturali che rilancino gli investimenti nel settore non rinunciando alle regole e alla qualità ma puntando a un modello sostenibile di edilizia per promuovere, insieme alla crescita, anche l’impegno per la regolarità e la legalità”. Proprio su questi temi gli edili hanno organizzato la mobilitazione del 31 maggio chiedendo al governo un confronto per la ripresa del settore, del lavoro e della produttività.