I dati del terzo trimestre mostrano “un ulteriore peggioramento delle condizioni dell’economia” rispetto al quadro definito con la Nadef. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nel corso di un’audizione davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato sulla Legge di Bilancio.
“Il governo si trova ad operare una in situazione economica caratterizzata da un rallentamento che interessa l’intera area europea. La nota di aggiornamento del Def ha preso atto di questa situazione rivedendo al ribasso la previsione sul Pil dell’anno in corso all’1,2%” ha detto.
“Tuttavia – ha aggiunto Tria – le evidenze del terzo trimestre mostrano un ulteriore peggioramento delle condizioni dell’economia”.
“Il governo è stato autorizzato dal Parlamento ad un indebitamento del 2,4% nel 2019 e il governo impegnato a rispettare questo limite. Ci rendiamo conto che i problemi rilevati richiederebbero una manovra espansiva, forse più incisiva di quella programmata, ma è stato necessario trovare un corretto bilanciamento equilibro tra stabilità finanziaria e stabilità sociale perché entrambe sono necessarie”.
“Con questa manovra stiamo cercando di uscire dalla trappola della bassa crescita. Le nostre preoccupazioni sul rallentamento dell’economia sono confermate – ha detto Tria – ed è quindi ancor più necessario attuare una manovra anticiclica. Le misure che il governo ha messo a punto rappresentano un percorso di politica economica che aiuterà il Paese a crescere”.
“Nelle prossime settimane saranno definiti i provvedimenti sul reddito di cittadinanza che definiranno “platea e modalità di erogazione nel rispetto dei tetti di spesa. La flat tax sulle partite Iva e professionisti – conclude Tria – comporterà una riduzione del prelievo su queste categorie per circa 1,5 miliardi di euro a regime”