L’Esecutivo aveva un piano preciso sull’emendamento alla manovra che avrebbe fatto saltare il limite di 40 anni per i contributi utili alla pensione. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti smentendo che si trattasse di un refuso come precedentemente affermato dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi. Per Tremonti la norma non era “la più grande riforma pensionistica fatta in Europa quest’anno”. Il ministro ha anche ammesso che l’idea di farla passare nella manovra finanziaria e non con una legge specifica era “ottima perché il provvedimento sarebbe passato nella pace sociale e senza alcuna protesta”. (LF)
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