“Un incontro per avviare una riflessione approfondita sul tema del diritto di sciopero con lo scopo di analizzare le situazioni di contesto nel settore del trasporto passeggeri su ferro ed esplorare possibili soluzioni coerenti con i dettami costituzionali”. A chiederlo unitariamente alle istituzioni Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti a seguito del recente intervento di regolamentazione provvisoria della Commissione di Garanzia sull’accordo che definisce i servizi minimi essenziali nel settore ferroviario, sottolineando che “siamo seriamente intenzionati a ricorrere contro tale provvedimento nelle sedi opportune al fine di difendere il diritto di sciopero previsto e tutelato dalla nostra Costituzione”.
“L’Autorità – scrivono le organizzazioni sindacali – è andata a modificare un accordo tra le parti sociali, solido e da sempre efficace nella corretta regolazione del conflitto collettivo nonché da sempre rispettoso della necessaria contemperazione tra esercizio del diritto di sciopero e diritto alla mobilità delle persone”.
“Stigmatizziamo – scrivono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – in particolare che l’intervento unilaterale arriva nella fase del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro rappresentando un elemento di squilibrio nei rapporti tra le parti. Inoltre la commissione nel suo intervento non tiene mai conto delle cause alla base del conflitto in particolare in un sistema ferroviario dove competono numerose imprese con un maggior rischio di dumping contrattuale. Infine troviamo aberrante l’evidente totale mancanza di fiducia nella contrattazione tra azienda e sindacati”.