“Può darsi che domani – in occasione dell’incontro al Mit sul rinnovo del contratto per i lavoratori del Tpl – verremo messi nelle condizioni di revocare lo sciopero” del trasporto proclamato per il primo aprile. Così il segretario generale della Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, durante il convegno su trasporto aereo e ferroviario organizzato dalla federazione dei trasporti della Cisl. E “non ci sarebbe nessuno più felice di me”, reagisce il viceministro ai Trasporti, Edoardo Rixi, presente al convegno, “non solo perché vuol dire che revochiamo uno sciopero, ma anche perché si rinnova finalmente un contratto che si attendeva da tanto tempo”.
E a proposito del contratto, aggiunge, “il governo ha fatto la sua parte” riferendosi alle risorse messe a disposizione dal Governo. “Mi sono battuto insieme al ministro Salvini, al fine di trovare le risorse”, nonostante il Tpl non sia un tema che riguarda il governo” ed è la prima volta, dunque, “che un governo mette delle risorse dedicate al rinnovo di questo contratto”, poiché normalmente si tratta di una libera contrattazione tra le parti sociali, le parti datoriali, le regioni e i comuni che che gestiscono il fondo. “Quello che si è voluto fare è tendere una mano al fine di risolvere un problema, secondo noi centrale, che è quello del sistema di trasporto pubblico del paese. Abbiamo cercato di mettere le persone insieme e far capire che intenzione del governo è quello di crescere tutti insieme”.
Per il viceministro ai trasporti “è il momento in cui bisogna valorizzare anche chi lavora tutti i giorni sui mezzi pubblici, nelle imprese che fanno trasporto pubblico e privato nelle ferrovie e nel trasporto aereo: stiamo investendo miliardi di euro sul rinnovo del parco veicolante, delle tecnologie e delle infrastrutture, ma bisogna investire anche sulla formazione e sul lavoro, un elemento che va a completare un percorso”.
Quindi domani si arriverà allo sblocco della trattativa? “Bisogna essere ottimisti in questo Paese dalla grandissimi potenzialità e se riusciamo a portarle sul piano della realtà staremo tutti meglio”. L’esecutivo, ha aggiunto, ha voluto “tendere una mano al fine di risolvere un problema che secondo me è centrale nel sistema del trasporto pubblico”.