Le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno incontrato ieri, 17 maggio, i rappresentanti aziendali di Iliad Italia relativamente all’andamento aziendale e la situazione occupazionale. L’azienda dichiara una crescita dell’occupazione passando, nel corso del 2022, da 740 a 880 dipendenti, di cui il 90% assunti con contratto a tempo indeterminato, riferiscono i sindacati in una nota unitaria. Tuttavia, pur ringraziando l’amministratore delegato Benedetto Levi per la dettagliata informativa fornita sull’andamento aziendale, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil hanno ribadito la propria indisponibilità a proseguire con un sistema di relazioni sindacali, che per quanto cordiale, risulta alquanto sterile. “La fase di start-up è ampiamente superata, l’azienda è in costante crescita, non è pensabile che un importante operatore delle telecomunicazioni in Italia possa proseguire senza un integrativo aziendale”.
Per i sindacati “non è più rinviabile un confronto serio sul tema degli inquadramenti che gratifichi la professionalità, per la costituzione di un premio di risultato che redistribuisca salario contrattato e sull’organizzazione del lavoro, introducendo regolamentazioni certe, che permettano di conciliare i tempi di vita e di lavoro delle persone”. Pertanto Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil ritengono “non più rinviabile l’avvio di un confronto vero sui temi posti, e tenuto conto della completa indisponibilità aziendale, nelle prossime ore, calendarizzeranno una serie di assemblee per avviare un percorso di mobilitazione che, a partire dal prossimo sciopero del 6 giugno, prosegua con una vertenzialità diffusa a livello aziendale, al fine di traguardare il giusto riconoscimento economico, professionale e normativo alle lavoratrici ed ai lavoratori di Iliad”.
e.m.