Dall’incontro di oggi, tenutosi a Monaco, fra il board di Thyssenkrupp, l’ad di Ast Lucia Morselli, e i sindacati italiani e tedeschi, sarebbero giunte alcune importanti conferme dal fronte societario.
Lo stabilimento Ast di Terni non chiude, anzi: diventerà un laboratorio dove coniugare efficienza e qualità. E’ questa la posizione del responsabile del personale del settore Materials della ThyssenKrupp, Markus Bistram. “Il sito di Terni sarà soggetto a una ristrutturazione”, ha detto Bistram.
E a fornire i primi resoconti della riunione sono proprio i sindacati: “ThyssenKrupp non ha intenzione di chiudere o vendere lo stabilimento ma di rilanciarlo, investendo e risanandolo con soluzioni strutturali e non temporanee, puntando sulla qualità della produzione, piuttosto che sulla quantità”.
Il possibile spegnimento di uno dei due forni della fabbrica “è stato giustificato con la sovraccapacità di produzione acciaio in Europa”. Altro tema, quello degli aiuti statali. Ancora secondo i sindacati, l’azienda li avrebbe definiti “non sufficienti” perchè consentono solo di immaginare soluzioni a “breve distanza”.
Il piano industriale presentato lo scorso 17 luglio dall’azienda resta valido. Ma l’azienda chiede che il dialogo continui. La multinazionale ha auspicato che “venga trovato un accordo soddisfacente per tutte le parti, attraverso un dialogo più disteso”. In questo contesto non è mancata una critica allo sciopero in corso a Terni da quasi un mese. “Sta mettendo a rischio la stabilità dell’azienda e dei lavoratori”.
Il sindacato, da parte sua, ha ribadito le proprie posizioni, riconoscendo i passi in avanti fatti, ma giudicandoli non ancora sufficienti, soprattutto in merito ai volumi. I rappresentanti dei lavoratori si augurano quindi che domani, nelle riunione programmata al ministero dello Sviluppo Economico, “ci siano cambiamenti utili per trovare una strada da percorrere insieme”. E sulla riunione di domani, interviene anche il ministro Guidi: “Domattina alle 10 il ministero è nuovamente sede per un incontro con le parti, con l’intento di andare ad oltranza verso, speriamo, una soluzione positiva che dia uno sbocco a questa vicenda compreso il fatto dell’operatività”.
F.P.