Sono in corso le trattative per il rinnovo delle lavanderie industriali. Il contratto era scaduto il 30 giungo. Fino ad ora si è tenuto un solo incontro. I sindacati chiedono un incremento salariale medio nel triennio di 135 euro a tutela del salario reale dei lavoratori, oltre all’aumento a 250 euro annui (attualmente sono 120) della quota perequativa per tutte quelle imprese che non effettuano la contrattazione di secondo livello.
Nel settore vi sono alcuni problemi dovuti ai ritardi dei pagamenti del sistema sanitario nazionale e alla crisi del settore turistico. Il prossimo incontro si terrà a settembre.
Il 31 dicembre scadono invece alcuni contratti minori tra cui occhialerie. Si sta lavorando alle piattaforme. Il 31 marzo 2013 sarà invece la volta dei contratti del tessile abbigliamento, pelle-cuoio e calzaturiero.
Integrativi
Sono in corso le trattative per i rinnovi degli integrativi di Marzotto, Valentino, Benetton, Armani e Prada.
Vertenze
Siglata l’intesa tra Safilo e sindacati per la gestione degli esuberi derivanti dal mancato rinnovo della licenza Armani, annunciati lo scorso 11 maggio. L’accordo, raggiunto al ministero del Lavoro, stabilisce i dettagli operativi soprattutto con riferimento all’organizzazione del lavoro e alle modalità di esercizio della riduzione degli orari e dei turni.
L’intesa comporta un ampio ricorso allo strumento della solidarietà per un periodo di 24 mesi, prevede un significativo aumento del livello di flessibilità e una serie di azioni di recupero di efficienza, attraverso programmi di formazione e riqualificazione del personale e attraverso un piano di investimenti selettivi.
Proseguono le preoccupazioni per le sorti del gruppo Golden Lady. L’ultimo degli accordi firmati dai sindacati con l’azienda è quello per la riconversione dello stabilimento di Gissi (Chieti).
Le 365 dipendenti verranno ricollocate dopo due anni di cassa integrazione. Il vecchio stabilimento verrà diviso in tre parti, due destinate alla produzione e una alla commercializzazione. Le lavoratrici saranno ricollocate in numero di 250 nella parte di capannone che sarà occupata dall’azienda marchigiana Silda per la produzione di scarpe per grossi marchi internazionali; 115 lavoratrici saranno riassorbite dall’azienda pratese New Trade in una seconda parte di capannone per la produzione di abiti con materiale di riciclo; 5 dipendenti rimarranno con Golden Lady che manterrà in loco un proprio outlet.
Prosegue anche la vertenza Miroglio. Nell’ultima riunione a Roma, al ministero del Lavoro, un primo risultato è stato raggiunto. È stata revocata la mobilità per i 225 lavoratori e scattata un’ulteriore deroga per sei mesi di cassa integrazione, fino al 31 dicembre. L’allontanamento dello spettro dei licenziamenti era l’obiettivo principale e immediato, ma altri impegni collaterali sono stati stabiliti durante il lungo confronto. Miroglio garantisce per un periodo di 18 mesi la ricerca di eventuali nuove opportunità imprenditoriali in grado di effettuare la riconversione industriale dei due stabilimenti di Ginosa e Castellaneta, salvaguardando così l’occupazione; mette a disposizione 13 mila euro per ogni lavoratore che, in assenza di opzioni diverse al termine del periodo, voglia accettare l’esodo. L’azienda è inoltre pronta, dopo i 18 mesi prestabiliti, a cedere a titolo gratuito i due siti industriali all’ente pubblico che ne farà richiesta. (LF)