Ripartirà a settembre la stagione contrattuale dei settori del commercio e del turismo. Le organizzazioni sindacali, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil presenteranno a settembre le rispettive piattaforme per il rinnovo del contratto nazionale del turismo, in scadenza il 31 dicembre 2012. Purtroppo dall’accordo interconfederale sul modello contrattuale del 2009, le organizzazioni sindacali non sono più riuscite a costruire un percorso unitario e a presentare così una sola piattaforma. In autunno sarà la volta anche per l’avvio del tavolo di confronto per due contratti del comparto artigiani: pulimento, trattativa bloccata da 10 anni per una pregiudiziale da parte delle parti datoriali che non accettano di parificare i trattamenti retributivi delle aziende artigiane a quelli delle aziende strutturate, rischiando in questo modo di creare dumping tra le imprese. L’altro contratto del settore artigiano che si cercherà di rinnovare a settembre è quello dei parrucchieri-estetisti, che scadrà a fine anno e che vedrà di nuovo aperta la questione sulla costituzione del fondo di assistenza sanitaria a parte rispetto al settore del terziario, punto già non condiviso dalla Fisascat nel precedente rinnovo.
Al centro dell’attenzione della ripresa contrattuale dopo le vacanze estive anche il rinnovo del contratto della vigilanza privata. Dopo cinque giorni di confronto la trattativa è entrata nel merito, anche se rimangono ancora distanti le posizioni delle parti sociali rispetto agli incrementi salariali e all’orario di lavoro. Sul negoziato pesa la divisione delle parti datoriali in merito all’ampliamento della sfera contrattuale a servizi fiduciari (portieri, ricezionisti, hostess, ecc) che ha portato i sindacati a condurre due trattative separate con Assiv Confindustria e le imprese cooperative e Federsicurezza Confcommercio. Le trattative sono rispettivamente state aggiornate al 14 e 21 settembre, al 4 settembre. In fase di rinnovo anche il contratto nazionale dei portieri.
Proseguono poi le trattative in merito al rinnovo degli integrativi aziendali e a livello di contrattazione di secondo livello pesa soprattutto il provvedimento del governo in merito alle liberalizzazioni degli orari commerciali che sta creando molti problemi ai lavoratori all’interno delle aziende. Infatti sono molti i casi in cui la parte datoriale ha rimesso in discussione i trattamenti di miglior favore rispetto al lavoro domenicale, passando da trattamenti pari al 100% della retribuzione a maggiorazioni pari al 30% per le aziende facenti capo a Confcommercio e al 35% per le aziende della distribuzione cooperativa. In particolare il confronto proprio sul lavoro domenicale è ancora aperto con Coop NordEst, mentre sono in fase di rinnovo gli integrativi aziendali di Unicoop Firenze, Coop Adriatica (il 6 settembre partirà la trattativa per il rinnovo degli integrativi per le Regioni Romagna, Marche, Abruzzo). Altri integrativi Coop scadranno a fine anno.
Tra le intese recentemente raggiunte segnaliamo quella di Mercatone One sull’ampliamento dei contratti di solidarietà. (FRN)