Il curatore fallimentare della De Tomaso ha disposto un ricorso contro il deposito del marchio De Tomaso effettuato da parte di terzi. Ne dà notizia la Fismic che esprime preoccupazione per la vicenda dei circa 1.000 ex lavoratori dell’azienda automobilistica che faceva capo alla famiglia Rossignoli. “La procedura di ricorso rallenta inevitabilmente le mosse delle eventuali imprese interessate a rilevare l’azienda in fallimento che, prima di esporsi, vorranno sapere a chi appartiene realmente il marchio”, hanno riferito dal sindacato. Intanto, questa mattina, gli operai della De Tomaso hanno dato vita a un presidio davanti all’assessorato del lavoro della Regione Piemonte, promosso dalla Fiom, visto che la cassa integrazione in deroga prorogata lo scorso dicembre per quattro mesi scadrà a maggio.
“Siamo molto preoccupati perché i tempi si allungano. A questo punto la prima cosa da fare è trovare una soluzione salariale per i circa 900 lavoratori dell’area torinese coinvolti in questa vicenda”, ha detto Giuseppe Failli, della segreteria piemontese della Fismic.