Telecom e sindacati hanno sottoscritto un accordo che prevede contratti di solidarietà per 29 mila dipendenti.
Vito Antonio Vitale, segretario generale della Fistel Cisl, come commenta l’intesa?
E’ un risultato importante che dà piena esecutività all’accordo firmato con l’azienda il 4 agosto sui 3900 esuberi che si sono trasformati in mobilità volontaria.
In che senso?
Gli esuberi annunciati da Telecom erano molti di più. Nello specifico con i contratti di solidarietà siamo riusciti ad evitare 1.100 esuberi, spalmando la riduzione dell’orario di lavoro su 29 mila unità.
Quali saranno i cambiamenti per i lavoratori?
Continueranno a lavorare regolarmente per tre settimane, mentre gli ultimi due giorni della quarta saranno dedicate alla formazione. Sul mese la riduzione di lavoro corrisponderà quindi a due giornate.
Quanto inciderà sulla retribuzione?
Parliamo di una riduzione che va da un minimo del 3,2% ad un massimo del 15% sull’orario annuale. Le decurtazioni economiche saranno però coperte dai processi formativi, fondamentali per la riqualificazione professionale.
E’ soddisfatto del risultato?
Certamente. E’ un risultato importante che evita non solo gli esuberi, permettendo ai lavoratori di mantenere il posto di lavoro, ma anche lo strumento della cassa integrazione, che scoraggia di più i lavoratori, per sostituirlo con il contratto di solidarietà che come ammortizzatore sociale è meno problematico, perché collegato al sistema della formazione.
Francesca Romana Nesci