Nulla di fatto al tavolo tra azienda e sindacati sugli esuberi Telecom, presso il ministero dello Sviluppo economico. Le parti si sono date appuntamento al 27 luglio. I pareri sul tavolo sono però discordanti, se per la Slc non ci sono stati passi avanti, per la Uilcom l’azienda ha invece annunciato una ricolloacazione di parte dei dipendenti. “Ci siamo aggiornati perché le distanze tra noi e l`azienda – spiega il segretario della Slc-Cgil, Emilio Miceli – restano profonde”. Secondo Miceli “l`azienda insiste su un pesante taglio di personale e il governo fin qui ha svolto una funzione notarile, mentre ci sarebbe bisogno di una valutazione di merito sulla posizione rigida dell`azienda e forse di chiarezza sulle disponibilità che ritiene di poter spendere al tavolo”. “Ci siamo presi tutti – conclude – una pausa di riflessione”.
Secondo la Uilcom, invece, ci sono delle aperture: “l’azienda ha dato garanzia di non procedere
né con dismissioni né con vendite né con la creazione di nuove società fino alla fine del 2012, il periodo coperto dal piano”. Per il segretario generale Bruno di Cola così si “dà tranquillità ai lavoratori”. “Per chi ha i requisiti – prosegue – ci sarebbero i prepensionamenti e per chi non li ha sarebbero previsti percorsi di formazione e ricollocamento presso gli asset aziendali”. “In questo modo, aggiunge, i 6.800 esuberi complessivi, previsti da Telecom per il periodo 2010-2012, si ridurebbero di 1.300”. (LF)