Monte dei Paschi di Siena presenta il suo piano industriale che prevede la completa razionalizzazione dell’assetto del gruppo con incorporazione delle controllate e chiusura di 400 filiali con la riduzione di oltre 4.600 posti di lavoro. Il piano è stato approvato dal consiglio di amministrazione di Mps dopo ben 11 ore di riunione. Il documento prevede un utile netto consolidato di 630 milioni di euro a fine periodo.
I mercati sembrano apprezzare il nuovo piano industriale di Mps e la cessione di Biverbanca alla CariAsti: in apertura a piazza Affari la banca guadagna oltre il 3%.
Sul fronte dei tagli, il programma prevede una riduzione della base dei costi del 16% tra il 2012 e il 2015. Il piano si basa sulla chiusura di 400 filiali e la riduzione complessiva di oltre 4.600 posti, in un percorso socialmente sostenibile anche grazie alla cessione di asset (1.200 dipendenti) e all’esternalizzazione di alcuni servizi come le attività di back-office che riguarderà 2.300 dipendenti preservando i livelli occupazionali del personale coinvolto. Sarà inoltre incentivato l’esodo per coloro che hanno maturato il diritto alla pensione. Previste anche azioni sul fronte dei dirigenti con una sforbiciata di 100 unità, pari al 20% del totale, e il taglio one-off del 5% della retribuzione per 12 mesi. Le chiusure e i tagli rappresentano una decisione dura, ma necessaria per raggiungere la riduzione dei costi operativi di 565 milioni di euro con una variazione annua negativa del 4,3%. (LF)
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